History |
STORIA e IMPIEGO DEL MODELLO
Origini della macchina
L' AVIA L.3 era un monomotore da turismo ad ala bassa prodotto dall'azienda italiana Azionaria Vercellese Industrie Aeronautiche (AVIA) alla fine degli anni trenta.
Utilizzato anche come aereo da collegamento da alcune forze aeree dell'Asse durante la seconda guerra mondiale venne realizzato in una piccola serie a causa dello scoppio della guerra e nuovamente prodotto alla fine del conflitto dalla Lombardi come Lombardi FL.3.
La concezione dell'L.3 è direttamente conducibile al desiderio di Italo Balbo, allora ministro dell'aviazione, di promuovere la cultura aeronautica di massa con conseguente sviluppo dell'aeronautica da turismo. In quest'ottica fa emanare nel gennaio 1928 un concorso ministeriale per la realizzazione di un velivolo leggero da utilizzarsi nei ruoli di aereo da turismo, da collegamento ed addestratore basico per le scuole di volo civili, gli aeroclub e la Reale Unione Nazionale Aeronautica (RUNA), e della Regia. Al bando di concorso parteciparono la quasi totalità delle aziende di produzione aeronautica del territorio nazionale, tra cui l'Anonima Vercellese Industria Aeronautica (AVIA) con il suo FL.3 pur risultando nettamente in ritardo rispetto ad altri progetti. Alla fine furono addirittura dieci i progetti che vennero ritenuti all'altezza dei requisiti richiesti; oltre l'FL.3, il vincitore Fiat-Ansaldo A.S.1, il Breda Ba.15, il CAB C.4, il CANT 26, il Caproni Ca.100, l' IMAM Ro.5, il Macchi M.70, il Magni Vittoria ed il Piaggio P.9.
Il progetto dell'FL-3 si deve alla volontà di Francis Lombardi il quale fonda la sua azienda con alcuni amici ed affida agli ingegneri Cesare Mosso, Ugo Graneri e Pieraldo Mortara.
Il prototipo venne portato in volo per la prima volta nel 1937 equipaggiato con un motore Walter Persy smontato dal cecoslovacco Zlin Z-XII di proprietà dello stesso Lombardi.
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