Con lo sguardo rivolto all’insù prima ancora di imparare a camminare, i primi ricordi risalgono al Caravelle Iberia con i finestrini a “ formaggino” che mi portava verso Barcellona e alle bizze del volo di ritorno con un DC9-30 Alitalia i cui oblò evidentemente non stuzzicavano sufficientemente la fantasia di un bimbo di 3 anni. Poi le estati passate ad Asiago ad osservare dal balcone l’L5 che trainava senza sosta, l’ inglese imparato leggendo i libri di aerei di mio padre, le vacanze studio a Londra ad identificare gli aerei in finale a Heathrow e i musei visitati in giro per il mondo. Finalmente, dopo l’ università, il PPL , conseguito tra un viaggio di lavoro e l’altro. Poi l’IR , CPL/ME e l’ATPL. Infine l’FI...
Da qualche anno assieme ad un amico ho fondato un’ATO e mi diverto a trasmettere la mia passione e quello che i miei istruttori mi hanno insegnato a futuri piloti di linea.

Da sempre avverso a tutto ciò che è “plastica e glass cockpit”, volo spesso con i nostri C 150 e PA28 e, quando non sono per aria e sento passare un aereo, lo sguardo scatta ancora automaticamente verso il cielo.